Equo compenso
Decreto fiscale: passa in senato l’emendamento.
L’emendamento al decreto fiscale approvato in commissione bilancio al Senato estende l’equo compenso a tutti i professionisti. È un primo risultato della campagna lanciata da Inarcassa e dalla sua Fondazione, in sinergia con le azioni messe in campo da rappresentanti, oltre che delle nostre categorie professionali, della politica e delle istituzioni. Un passo in avanti per ottenere norme attente ai bisogni concreti dei lavoratori autonomi, in attesa dei passaggi conclusivi dell’iter di approvazione del provvedimento. Inarcassa prenderà parte alla manifestazione sull’equo compenso che si terrà il 30 novembre dalle 9.30 al teatro Brancaccio di Roma, a fianco della Rete delle Professioni Tecniche (RPT) e del Comitato Unitario delle Professioni (CUP), a sostegno del diritto per tutti ad una retribuzione proporzionata alla qualità e alla quantità del lavoro prestato.
Indennità di partenità: minimo/massimo erogabile e tempi di richiesta.Inarcassa ha introdotto l’assegno di paternità in favore dei padri liberi professionisti iscritti all’associazione, erogabile per il periodo in cui la madre non abbia diritto ad analoga indennità, per le nascite, adozioni, affidamenti che avverranno dal 1º gennaio 2018, data di entrata in vigore della nuova normativa. Il CdA, nella riunione di ottobre, ha deliberato le modalità di calcolo per la definizione dei valori minimo e massimo dell’indennità, che saranno determinati ogni anno insieme a quelli relativi alla maternità. Essi sono fissati provvisoriamente, salvo aggiornamenti per il 2018, a ¿ 2.231 per l’indennità minima e a ¿ 11.155 per quella massima. Stabiliti anche i termini di presentazione delle domande. >> Informati sulla pagina dedicata all’indennità di paternità |
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Pensione in cumulo.Con l’introduzione della pensione in cumulo si amplia la scelta degli interessati fra le diverse forme di accorpamento contributivo, ma si complica la valutazione della convenienza della modalità di pensionamento da prediligere e del percorso da seguire. Per orientarsi servono conoscenze approfondite di non immediata acquisizione e l’attento esame della propria posizione previdenziale. >> Leggi l’approfondimento. |
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Dichiarazione 2016. Niente sanzioni per invio entro il 31/12.I termini per l’invio telematico della dichiarazione sono scaduti lo scorso 31 ottobre. Chi non ha ancora trasmesso la dichiarazione, può evitare le sanzioni inviandola entro il 31 dicembre e versando entro lo stesso termine l’eventuale conguaglio da corrispondere per il 2016, che con Inarcassa Card, nell’evenienza, si può ancora rateizzare. |
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Conguaglio 2016.Il conguaglio contributivo dell’anno 2016, se dovuto, va corrisposto entro il 31 dicembre 2017, tramite il bollettino da generare su Inarcassa On line (IOL) alla funzione “Calcolo contributo e prenotazione MAV”. A chi ha richiesto nei termini (31.10.2017) la rateazione dell’importo e desidera annullarla, può farlo, sempre da IOL. Ricordiamo inoltre che la rettifica della dichiarazione trasmessa dopo il 31 ottobre fa decadere la rateazione del conguaglio. In entrambi i casi sarà necessario provvedere al saldo contributivo in unica soluzione generando il MAV, con le modalità già indicate, in tempo utile per il versamento entro il 31/12. |
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Mettiti in regola con il Ravvedimento operoso.L’Anagrafe Tributaria dell’Agenzia delle Entrate ha trasmesso i dati reddituali del 2015. Verifica la tua posizione tramite l’applicazione su Inarcassa On line consultando gli estratti conto (dichiarazioni e contributi) e, se necessario, sana eventuali irregolarità (dichiarazione omessa o errata, mancato versamento dei contributi). Usufruendo del ROP ridurrai la sanzione del 70%, ma la richiesta va inoltrata su IOL prima che l’irregolarità sia contestata da Inarcassa. |
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Sisma centro Italia, saldo importi sospesi posticipato al 31 maggio.In coerenza con il Decreto Legge n. 148 del 16 ottobre 2017 (art.2, c.7), le scadenze di pagamento a Inarcassa degli importi già sospesi con l’adozione dei precedenti provvedimenti in favore degli iscritti colpiti dal sisma sono state posticipate dal 31 ottobre 2017 al 31 maggio 2018. I professionisti che hanno fatto richiesta di rateazione di quanto dovuto, potranno scegliere di non pagare alle scadenze previste dal piano notificato da Inarcassa ed aspettare il nuovo piano di rateazione in prossimità della scadenza del 31 maggio 2018. |
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