PNRR. INCONTRO CON IL VICEMINISTRO BELLANOVA IN CAMERA DI COMMERCIO. PER LA “CURA DEL FERRO” FONDAMENTALE LA QUALITA’ DEL PROGETTO E IL RUOLO DEGLI INGEGNERI

PNRR. INCONTRO CON IL VICEMINISTRO BELLANOVA IN CAMERA DI COMMERCIO. PER LA “CURA DEL FERRO” FONDAMENTALE LA QUALITA’ DEL PROGETTO E IL RUOLO DEGLI INGEGNERI

 

Sabato 9 luglio il presidente dell’Ordine Francesco Micelli e il consigliere Alessandro Licci hanno partecipato all’incontro promosso presso la Camera di Commercio di Lecce dai vertici dell’Ente camerale con il Viceministro delle Infrastrutture e mobilità sostenibili Teresa Bellanova, presenti le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali.

Il Viceministro ha esposto i piani di finanziamento ricadenti nelle misure del PNRR e in quelle complementari, forti di un investimento complessivo di circa 20 miliardi di euro per la Puglia, una significativa parte dei quali destinati a infrastrutture per la mobilità.

Il Viceministro ha posto l’attenzione sullo stanziamento di 10 milioni di euro disposto dal Governo per il recupero dello scalo ferroviario di Surbo, ritenuto infrastruttura logistica determinante per lo sviluppo territoriale salentino, nell’ottica del collegamento del sistema ferroviario e portuale tra i porti di Brindisi, Taranto e Gioia Tauro.

Tale intervento rientra in quella che il Viceministro Bellanova ha definito “cura del ferro”, ovvero la politica di governo finalizzata alla valorizzazione e potenziamento delle strutture ferroviarie, comprese le piccole stazioni locali, con l’evidente fine di ridurre il trasporto su gomma di persone e merci e potenziare ed efficientare il sistema logistico locale e nazionale.

In quest’ottica si inserisce anche lo stanziamento di 5 miliardi e 608 milioni di euro per il potenziamento della linea ferroviaria Adriatica.

Sono stati quindi trattati temi di più ampio respiro quali la linea ferroviaria ad alta velocità che collegherà la Puglia al resto della penisola, e che partirà da Bari, a seguito di approfondite analisi costi-benefici condotte dal Ministero (avendo stimato un esiguo risparmio di tempo nella tratta Bari-Lecce, compreso tra 4 e 9 minuti, a fronte di un eventuale investimento di circa 45 milioni di euro).

Il Viceministro ha infine comunicato l’intenzione del Governo di fruire del PNRR per il potenziamento della rete idrica nazionale e il recupero dei bacini di invaso, con particolare attenzione alle regioni più siccitose, quali la Puglia.

Particolare interesse per la categoria ha suscitato la problematica evidenziata dal Viceministro inerente la cantierizzazione dei progetti, ovvero il passaggio “dalle carte ai cantieri”, o addirittura l’assenza di progettazioni in presenza di bandi di finanziamento, con la conseguente perdita di ingenti risorse economiche e notevoli opportunità di lavoro.

In tale scenario, la figura professionale dell’ingegnere risulta essere quella principale, sia nella fase di progettazione, che di esecuzione e rendicontazione, che l’Unione Europea richiede avvenga nei tempi (2026), quale condizione necessaria per erogare i finanziamenti.

Il problema di possibili ritardi o inadempimenti potrà essere mitigato, se non estinto, attraverso una rapida e capillare politica di reclutamento di funzionari tecnici a supporto delle pubbliche amministrazioni, impegnate da massicce misure di turbo-investimenti che l’Unione Europea sta offrendo con questo piano di natura eccezionale.

Un secondo requisito fondamentale sarà quello di dare alla progettazione adeguata dignità, sia in termini temporali, sia in termini remunerativi. La centralità del progetto costituirà uno dei temi fondamentali di questa consigliatura, atteso che il processo di progettazione è sempre costituito da una fase conoscitiva ed una creativa, che solo al loro pieno e meditato compimento sfociano nei processi di calcolo e restituzione grafica. Finché questo processo progettuale verrà percepito soltanto come un adempimento formale da passare al protocollo, il progettista sarà relegato al meschino ruolo di “passacarte”, con il risultato certo che l’esecuzione dell’opera troverà nel suo cammino continui impedimenti e varianti.

Un progetto inadeguato espone le amministrazioni a ricorsi e reclami, che allungano i tempi di esecuzione.

Tale dilatazione, inoltre, favorisce statisticamente il verificarsi di eventi ambientali sfavorevoli, dato il più esteso periodo di esecuzione; da qui, altre sospensioni e ritardi.

La qualità del progetto costituisce dunque, la prima chiave di successo nella strategia di attuazione di queste misure di finanziamento.

Attiveremo pertanto un’azione di sensibilizzazione, sia attraverso una comunicazione al Viceministro, sia alle Amministrazioni interessate, sulle opportune strategie da adottare, di concerto con le altre categorie professionali direttamente interessate.

 

Torna su