Un forte richiamo ai principi etici, “un po’ persi” nella vicenda del crollo del ponte sul Polcevera a Genova. Principi che invece gli ingegneri sanno essere fondanti e non derogabili. Preme l’attualità di una tragedia che ha scosso il Paese e ridato smalto a una riflessione da tempo avviata sulla sicurezza del costruito, nella relazione con cui il presidente Armando Zambrano ha dato l’avvio ai lavori del 63esimo Congresso Nazionale a Roma.
Gli ingegneri italiani sentono la responsabilità di contribuire alla formazione di una nuova classe dirigente, tema centrale del Congresso e sono consapevoli che questo percorso di “costruzione” passi innanzitutto attraverso una riforma delle professioni tecniche a partire dalla formazione universitaria e che sia necessario riunire le professioni tecniche sotto un unico cappello, con la creazione di un polo più ampio. Avrà questo obiettivo la Conferenza delle professioni, sorta di Stati generali delle professioni tecniche, che il presidente Zambrano, in qualità di coordinatore della Rete delle Professioni Tecniche, intende convocare nell’arco dell’anno.
Tra i molti punti toccati nella lunga relazione, anche la dibattuta questione della proposta di Legge sull’architettura. E’ stata trasformata – ha chiarito il presidente del CNI – in Legge sulle costruzioni, con il coinvolgimento della Rete di cui Zambrano è coordinatore.
Segnali importanti dai rappresentati del Governo, succedutisi nei saluti istituzionali iniziali. In un Paese che ha disperato bisogno di manutenzione ordinaria, di collegamenti adeguati e di una progettualità che non sia legata all’emergenza, – ha sottolineato il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli – la concretezza dell’approccio e la competenza tecnica degli ingegneri è fondamentale. Ha quindi ribadito la volontà già annunciata di reclutare giovani ingegneri nei Ministeri tecnici e di costituire un’Agenzia ad hoc per il controllo delle infrastrutture formata da circa 200 ingegneri.
L’urgenza di politiche e azioni specifiche per il Mezzogiorno è stata invece rappresentata nell’intervento del Ministro per il Sud Barbara Lezzi che ha fatto riferimento agli incontri recenti con la Rete delle Professioni Tecniche e con gli Ordini delle regioni meridionali in vista della creazione di un report sullo stato delle infrastrutture al Sud (iniziativa di cui il nostro Ordine è capofila con Matera) e ha auspicato una sempre maggiore sinergia con gli ingegneri.
Soddisfazione e grande entusiasmo in questa prima giornata di lavori congressuali per la delegazione di consiglieri dell’Ordine di Lecce.